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DATA BODIES

DATA BODIES

Gratuito

14 Settembre 2023 12:00
28 Ottobre 2023 19:00
Come arrivare
Via Ascanio Sforza 69,Milano
20141 Milano (Milano)

DATA BODIES

William Aparicio | DataBodies | 14.09 h18 fino al 27.10
Aparicio si appropria dello scanner fotografico, risignificando dettagliatamente la realtà, una pratica definita da Joan Fontcuberta come postfotografia. 
Le sue opere si distinguono per il profondo tentativo di scandagliare la tangibilità nelle sue sfumature più minuziose, una pratica legata a riflessioni sull'immagine digitale nel mondo contemporaneo.
In Data Bodies William fonde due parti della sua identità: da un lato il fotografo e dall’altra l'immagine di un radiologo che esamina il corpo umano, ma da un’altra prospettiva. La teatralità delle pose dei modelli genera micro-performance involontarie vicine all'assurdo e la parodia distopica della tecnologia si materializza in forma tangibile.

Il corpo si è trasformato in informazione, la nostra presenza fisica non è più necessaria, entriamo negli schermi e scopriamo che il tempo non esiste. Siamo stati trasformati in esseri digitali come se fosse una storia di fantascienza e il nostro dna nel 2023 sembra collegato a internet attraverso una particolare mutazione di 0 e 1. Ci affidiamo alla velocità e alla precisione dell'intelligenza artificiale che cerca di guidare il nostro futuro. La sicurezza asettica dell'ecosistema computazionale ci permette l'ubiquità del telelavoro. Da qualche anno, il sogno di un cane robot popola la mia mente. 
Sullo schermo, il corpo scompare progressivamente, mentre ogni poro della pelle si trasforma in un pixel, in un estremo tentativo di connessione. La luce dello scanner digitalizza meticolosamente il corpo e il respiro si confonde con il suono generato dallo spostamento del sensore. La pelle è calda, il sudore regola la temperatura corporea. Il vetro del dispositivo è freddo. Il processo di scansione produce un numero estremamente preciso di milioni di pixel. La carne del corpo appoggiata sul vetro dello scanner pesa e nella digitalizzazione anche lo spazio prossemico scompare. Secondo i dermatologi una persona ha circa due milioni di pori nell’epidermide. Attraverso questo particolare processo fotografico lo sguardo mediante la macchina fotografica si eclissa e la pelle si riappropria dell’entità tattile. - William Aparicio 

Claudia Ponzi 
Art Studio Finestreria
https://www.artstudiofinestreria.com
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claudia ponzi claudia ponzi claudia ponzi ART STUDIO FINESTRERIA Art Studio Finestreria è una galleria d'arte dai tratti sperimentali. Il nome è il neologismo di uno spazio sperimentale che cerca di convogliare l’intimità vissuta osservando il mondo dalla nostra finestra con lo spazio pubblico di una galleria. Il concetto di Finestra guarda al confine; la frontiera di un luogo dove lo spazio pubblico e il privato si abbracciano alla ricerca di nuovi limiti da osservare o superare. L’associazione culturale Finestreria ha lo scopo di valorizzare, promuovere e diffondere l’arte contemporanea con l'intento di favorire la diffusione di una ampia sensibilità per la cultura e le arti collaborando con altre realtà.  Scopri
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